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Revisione della normativa UNI 10637

Principali modifiche contenute nella revisione 2024 della normativa UNI 10637 “Piscine ad uso pubblico – Requisiti degli impianti di circolazione, filtrazione, disinfezione e trattamenti chimico-fisici dell’acqua di piscina”

In vigore dall’8 Febbraio 2024


La presente norma si applica a tutte le piscine ad uso pubblico alimentare con acqua potabile, ad eccezione delle:


  • Piscine ad uso domestico come definite nella UNI EN 16582-1


  • vasche idromassaggio”, “spa” o “hot tub” ad uso domestico come definite nella UNI EN 17125


  • vasche idromassaggio, “spa” o “hot tub” ad uso pubblico di volume totale minore di 4 m3, considerando anche il 60% del volume convenzionale della vasca di compenso”


CLASSIFICAZIONE: Le piscine sono state riclassificate come piscina di tipo 1, piscina di tipo 2 e piscina di tipo 3.


Piscine di tipo 1

Piscine di tipo 2

Piscine di tipo 3


Analisi dell'acqua di vasca


Le analisi microbiologiche dell'acqua di vasca per le piscine di tipo 1 devono essere effettuate con frequenza mensile. Qualora le analisi di 4 mesi consecutivi non abbiano rilevato difformità dai limiti di cui al punto 5.2.3, è consentita la riduzione della frequenza da mensile a bimestrale. Qualora una delle successive analisi bimestrali rilevi non conformità, deve essere ripristinata la frequenza mensile, sino al raggiungimento di ulteriori 4 mesi consecutivi conformi.


Le analisi microbiologiche dell'acqua di vasca per le piscine tipo 2 e 3 devono essere effettuate con frequenza bimestrale. Qualora una delle analisi bimestrali rilevi non conformità, deve essere introdotta la frequenza mensile, sino al raggiungimento di almeno 2 mesi consecutivi conformi.


Per tutte le piscine la prima analisi deve essere effettuata prima dell'inizio dell'attività stagionale, ed essere conforme per poter aprire l'impianto ai bagnanti.


La frequenza delle analisi può essere incrementata in caso di inconvenienti tecnici sugli impianti.


Negli impianti e nelle vasche nelle quali sono presenti attrezzature quali idro/areo massaggi e/o altri sistemi di immissione dell'acqua/aria che possono dare origine ad aerosol, deve essere applicato il protocollo di legge di controllo del rischio legionellosi.


Quindi nelle strutture in cui sono presenti vasche idromassaggio con capacità uguale o superiore ai 4 m³ è necessario effettuare il campionamento per il controllo del rischio legionellosi e la valutazione del rischio.



Analisi dell'acqua di approvvigionamento


Le analisi dell'acqua di approvvigionamento hanno lo scopo di verificare:


Ø i requisiti di potabilità, nel caso non provenga da pubblico acquedotto.


Ø Le analisi devono essere effettuate con le modalità e la frequenza stabilita in sede di autocontrollo per gli impianti idrici interni, nel rispetto delle norme vigenti sulla qualità delle acque destinate al consumo umano, e comunque ad intervalli non superiori a 12 mesi;


Ø il valore dei parametri significativi per il suo trattamento chimico-fisico e per l'eventuale aggiustamento degli stessi, in particolare al riempimento della vasca.



Skimmer:


L’obbligo di realizzare un sistema di ricircolo a sfioro vale per tutte le vasche di tipo 1 (restano escluse le vasche omologabili per le attività sportive che devono rispettare le prescrizioni delle Federazioni nazionali ed internazionali di riferimento) e per tutte le vasche di tipo 2 con superficie maggiore di 100 mq. Nel caso di sistema a skimmer, il numero minimo di skimmer è pari a uno ogni 20 mq per tutte le vasche di tipo 2. *Confermato l’utilizzo degli skimmer esclusivamente per le vasche di tipo 2 aventi superficie ≤100 mq e quindi non per le piscine pubbliche o parchi acquatici.



Tra i requisiti degli impianti di circolazione, nelle generalità, viene indicato che non sono ammesse perdite sull’impianto di trattamento dell’acqua.


La portata minima dell’impianto di circolazione che deve fluire dai sistemi di ripresa superficiali è stata incrementata dal 70% al 75 %.


L’estensione dei bordi sfioratori deve estendersi per almeno il 50% del perimetro dello specchio d’acqua per tutte le piscine.


Solo per le piscine tipo 2 con superficie ≤100 mq, se previsto, lo sfioro deve estendersi per almeno il 30% dello sviluppo lineare.

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