Intervista a Giacomo Marcocci
Luglio 2002 – luglio 2022: Pitagora festeggia i suoi primi 20 anni. Ripercorriamo la sua storia in poche istantanee?
GIACOMO MARCOCCI: Questi primi vent’anni di Pitagora potremmo sintetizzarli con alcuni flash: il primo riguarda la nascita di Pitagora nel 2002 come una piccola realtà a servizio di realtà più grandi, nell’ambito di una collaborazione quasi pressoché esclusivo; poi c’è stato il momento del cambio di sede, l’ampliamento, la crescita del personale e dei servizi offerti. Infine, c’è stata l’evoluzione di Pitagora, sancita dagli accordi con i vari partner commerciali e strategici, l’introduzione della finanza agevolata, dei sistemi di gestione e di una progettazione più specifica e qualificata.
Facciamo un salto indietro nel tempo: qual è il tuo primo ricordo?
GIACOMO MARCOCCI: Il mio primo ricordo è quello di una stanza con dentro alcune persone, tra cui i Fondatori della società e altri collaboratori. Era una stanza con le tendine azzurre e la scritta rossa “Pitagora” sul vetro. Il mio primo ricordo è senza dubbio questo. Mi sono detto “qui dentro cosa si fa?”, poi mi sono affacciato e sono entrato dentro… era il 2005.
In questi 20 anni di attività, come si è trasformato il settore della sicurezza sul lavoro?
GIACOMO MARCOCCI: Il settore della sicurezza sul lavoro si è trasformato notevolmente. Dal mio punto di vista, ancora oggi sta cambiando e sta entrando in un’era diversa nella mentalità dell’imprenditore, perché prima era visto esclusivamente come un obbligo normativo. Con la culturalizzazione della sicurezza, è diventato un obiettivo per quelle aziende che vogliono crescere ed evolversi. Non lo vedo dunque come un semplice adempimento, ma come un percorso di crescita e di miglioramento sia professionale che culturale all’interno di un’azienda.
Cosa vorresti dire a tutte le persone che in questo
momento stanno condividendo un pezzetto della loro vita professionale con te?
GIACOMO MARCOCCI: Innanzitutto, le vorrei ringraziare per la dedizione che tutti i giorni mettono nel loro lavoro; per l’impegno, la professionalità e soprattutto per l’umanità che queste persone hanno. Devo dire che Pitagora un team fatto non solo di professionisti, ma anche e soprattutto di essere umani, di persone meravigliose. Pertanto, non posso fare a meno di ringraziarle, per tutto quello che hanno fatto, per quello che stanno facendo e per quello che in futuro faranno.
Come vedi Pitagora nel futuro? Quali sono gli obiettivi che speri verranno raggiunti?
GIACOMO MARCOCCI: Nel futuro, vedo Pitagora come un punto di riferimento per le imprese, i professionisti e per il territorio, non solo quello limitrofo e in cui ha sempre operato e continua ad operare, ma anche per territori più ampi.
Ultima domanda: tante cose cambiano in 20 anni, ma cosa ti dà ancora soddisfazione “come il primo giorno”?
GIACOMO MARCOCCI: La voglia di continuare a imparare, di confrontarsi con le persone e con nuove opportunità, di competere con quelli più giovani e con quelli meno giovani, e soprattutto di tramandare alle nuove generazioni quello che le generazioni precedenti hanno insegnato a me.