L’inizio del 2024 ha visto fare a l’Unione Europea un significativo passo in avanti: nuove normative per limitare l’esposizione dei lavoratori a sostanze pericolose come il piombo e i diisocianati sono state state adottate, allo scopo di dare ancor più attenzione al tema della salute e della sicurezza sul lavoro.

Per la prima volta in quarant’anni dall’entrata in vigore della normativa, l’UE ha deciso di aggiornare i limiti di esposizione al piombo, una sostanza nota per i suoi effetti nocivi sulla salute umana, in particolare può portare a: danni al sistema nervoso, ai reni, al cuore e al sangue, oltre a influenzare in modo negativo la fertilità e lo sviluppo fetale. I nuovi limiti di esposizione professionale sono stati drasticamente ridotti a 0,03 mg/m³, con un valore limite biologico fissato a 15 µg/100 ml, mostrando un impegno nell’abbassare i rischi per la salute dei lavoratori esposti.

Allo stesso tempo, l’UE ha stabilito per la prima volta limiti di esposizione professionale anche per i diisocianati, ovvero sostanze chimiche largamente utilizzate nell’industria e note per causare razioni allergiche e malattie respiratorie, come l’asma. I limiti fissati per l’esposizione professionale giornaliera sono di 6 µg NCO/m³, con un limite di 12 µg NCO/m³ per l’esposizione a breve termine.

Queste normative sono volte ad aumentare la prevenzione e protezione di milioni di lavoratori europei, la maggior parte di quali operano in settori come l’edilizia, la produzione di batterie, le turbine eoliche e l’industria automobilistica, dove l’essere esposti a queste tipologie di sostanze è più che comune. La legislazione include inoltre disposizioni per controlli medici regolari, assicurando una sorveglianza sanitaria più accurata oltre che stabilire limiti più severi.

L'accordo provvisorio deve ora essere approvato dal Consiglio e dal Parlamento, per poi essere adottato formalmente dalle due istituzioni dopo la messa a punto da parte dei giuristi-linguisti. Una volta completate le fasi formali dell'adozione, gli Stati membri avranno due anni di tempo per recepire le disposizioni della direttiva nella legislazione nazionale.

L’Unione Europea si dimostra dunque pronta e determinata a garantire ambienti di lavoro più sicuri e salubri, così da essere in linea con gli obiettivi di una transizione verde socialmente corretta. Il promuovere pratiche di lavoro sostenibili e sicure, oltre che prevenire situazioni di pericolo, è un chiaro segnale dell’impegno europeo nel proteggere i lavoratori a rischio. Queste azioni non solo migliorano la sicurezza sul posto di lavoro, ma evidenziano anche l’importanza di adattare le politiche legate alla salute e alla sicurezza alle evidenze scientifiche più recenti e alle realtà industriali che sono sempre in continuo cambiamento.

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