Salute e sicurezza sul lavoro: aumentano le sanzioni
Il decreto n. 11/2023 del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali prevede una rivalutazione del 15,9% per ammende e sanzioni amministrative pecuniarie riferite alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro. Questo aumento va calcolato sugli importi delle sanzioni vigenti al 30 giugno 2023 e, così come previsto nelle altre rivalutazioni, si applica alle ammende e alle sanzioni pecuniarie irrogate per violazioni commesse dopo il 1 Luglio 2023.
Le ammende e le sanzioni amministrative sono utilizzati dallo Stato e dalle autorità competenti per far rispettare le leggi ma hanno vari scopi che si prefissano di raggiungere tra cui:
- deterrenza: sanzioni e ammende cercano di scoraggiare le persone dal commettere violazioni delle leggi o regolamenti,
- riparazione: spesso e volentieri esse vengono utilizzate per riparare i danni causati da un'azione che non ha rispettato le direttive,
- finanziamento pubblico: le ammende possono essere considerato come una fonte di entrate per lo Stato e questi fondi possono finanziare servizi pubblici, progetti e/o altre iniziative,
- giustizia: le sanzioni garantiscono che le persone rispondano delle loro azioni di fronte alla legge,
- regolamentazione: le ammende possono essere sfruttate per regolamentare determinate attività economiche o comportamentali,
- prevenzione: le sanzioni possono essere considerate come uno strumento che ha lo scopo di prevenire situazioni pericolose o comportamenti indesiderati.
In generale, lo scopo delle ammende e delle sanzioni è quello di mantenere l'ordine sociale, far rispettare le leggi, incentivare il comportamento conforme alle norme in vigore e promuovere la sicurezza pubblica. Rimane però fondamentale la giusta applicazione, in modo che siano eque e proporzionate per garantire la loro efficacia e correttezza. L'incremento è avvenuto perchè previsto dell'articolo 306 del D.Lgs. n. 81/2008 che spiega come ogni cinque anni le ammende relative alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni pecuniarie vadano indicizzate rispetto al costo della vita. Infatti, dopo che il Ministero ha verificato che l'indice ISTAT dei prezzi al consumo ha registrato un aumento del 15,9% nel quinquennio 2019/2023 ha decretato un equivalente incremento di tutte le ammende e sanzioni.
Di seguito una lista degli incrementi messi in atto nel tempo
- L'articolo 9, co. 2, D.L. n. 76/2013 ha sostituito l’articolo 306, co. 4-bis del TUSL; in sede di prima applicazione, in via diretta, questa norma ha rivalutato per la prima volta le ammende relative alle contravvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie. Percentuale di incremento: 9,6%, decorrenza: 1 Luglio 2013,
- Il decreto del Capo dell'INL del 6 giugno 2018 ha indicizzato le ammende e le sanzioni pecuniarie ai sensi dell'articolo 306, co. 4-bis del TUSL. Percentuale di incremento: 1,9%, decorrenza: 1 Luglio 2018,
- L'articolo 1, co. 445 della Legge n. 145/2018 ha previsto un ulteriore incremento al fine di rafforzare l'attività di contrasto del fenomeno del lavoro sommerso e irregolare e la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Percentuale di incremento: 10%, decorrenza: 1 Gennaio 2019,
- Il Decreto Direttoriale n. 111 del 20 Settembre 2023 ha indicizzato le ammende relative alle contravvenzioni e alle sanzioni pecuniarie in materia di igiene, saluto e sicurezza sul lavoro ai sensi dell'articolo 306, co. 4-bis del TUSL. Percentuale di incremento: 15,9%, decorrenza: 1 Luglio 2023.
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