Roma, 29 Febbraio
Recentemente, una tavola rotonda di influenti attori istituzionali e leader del settore privato si è riunita nella prestigiosa Sala Regina di Montecitorio a Roma per affrontare un tema cruciale per il futuro del nostro paese: la strada verso l'indipendenza energetica, obiettivo da realizzare entro il 2050. Il convegno, intitolato "Indipendenza Energetica dal 2050: La Parola alle Imprese", è stato promosso da Luca Squeri, responsabile Energia di Forza Italia, e ha fornito un'arena per una discussione approfondita su come l'Italia possa navigare verso una transizione energetica sostenibile senza compromettere la stabilità economica del paese.

Ad aprire i lavori è stato l'Onorevole Paolo Barelli, Presidente Deputati Forza Italia, seguito dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri, nonché Segretario Nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. Tajani ha sottolineato come gli eventi geopolitici recenti, in particolare la situazione in Ucraina, abbiano spinto l'Italia verso una maggiore indipendenza energetica dalla Russia e ha delineato la strategia del governo per creare un hub energetico nel Sud Italia. Ha anche affrontato la questione nucleare, sottolineando la necessità di prendere decisioni coraggiose e di bilanciare l'energia nucleare con le fonti rinnovabili e il gas naturale.

La parola alle imprese
Il dibattito si è concentrato sulla diversificazione delle fonti energetiche, con un particolare focus sulle tecnologie emergenti e decarbonizzate. Claudio Farina, Chief Strategy & Technology Officer di Snam, ha evidenziato l'importanza di adottare una prospettiva ampia per raggiungere l'obiettivo dell'indipendenza energetica.

Pier Lorenzo Dell'Orco, Amministratore Delegato di Italgas reti, ha invece esortato all'adozione di un approccio pragmatico, evitando visioni ideologiche rigide e lavorando verso un mix energetico equilibrato. Ha illustrato come Italgas stia trasformando le sue reti per accogliere nuove fonti di energia, come il biometano.

Claudio Descalzi, Amministratore delegato di ENI, ha sottolineato la necessità di mantenere un approccio flessibile e aperto, abbracciando sia le fonti tradizionali che le tecnologie emergenti, con un'impronta sulla pulizia e sostenibilità del gas naturale.

Giuseppina Di Foggia, CEO di Terna, ha invece evidenziato il legame tra indipendenza energetica e sicurezza nazionale, sottolineando il ruolo cruciale delle infrastrutture energetiche nella transizione verso un futuro sostenibile.

Nicolò Mardegan, Direttore Global External Relation di Enel, ha delineato il piano industriale della società che pone una particolare enfasi sugli investimenti nella rete elettrica e nelle fonti rinnovabili, visti come pilastri fondamentali per l'attuazione di una transizione energetica efficace.

Fabrizio Fabbri, Amministratore Delegato di Edison, ha ribadito l'importanza di un approccio bilanciato, sottolineando la necessità di fonti energetiche diversificate. Ha inoltre illustrato i progetti in corso, in collaborazione con Ansaldi, MASE e la Farnesina, mirati a promuovere la diversificazione energetica, compresi quelli relativi al nucleare.

Anche Alessandro Puliti, Amministratore di Saipem, ha enfatizzato l'importanza di sfruttare tutte le tecnologie disponibili per raggiungere l'indipendenza energetica entro il 2050. Saipem, con la sua vasta esperienza nel settore oil & gas, sta dirigendo i propri sforzi verso le fonti rinnovabili, diventando un pioniere nella costruzione di impianti eolici offshore.

Il Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha ribadito invece il ruolo chiave delle grandi imprese energetiche italiane nel plasmare un futuro energetico sicuro e sostenibile per il paese. Ha inoltre sottolineato l'importanza di un quadro regolatorio chiaro e efficace da parte della classe politica.

A seguire vi è stata una seconda tavola rotonda, che ha visto tra i relatori Renato Mazzoncini, Amministratore di A2A, ha evidenziato la sfida della crisi energetica post-bellica che ha colpito l'Italia, sottolineando la necessità di una pianificazione energetica europea per garantire la competitività dei paesi dell'UE in questo settore.

Nicola Monti, CEO di Edison, ha espresso fiducia nella diversificazione delle fonti energetiche, affermando che per raggiungere gli obiettivi del 2050 è necessario investire ampiamente nelle fonti rinnovabili e nelle nuove tecnologie.

Monica Iacono, CEO di Engie, ha posto l'accento sulla decarbonizzazione come tassello fondamentale per l'indipendenza energetica, sottolineando la necessità di obiettivi ambiziosi e costi sostenibili per gli utenti finali.

Toni Volpe, Amministratore Delegato di Renantis, ha evidenziato l'importanza del decreto FER 2 come strumento per attrarre investimenti nel settore energetico italiano.

Angelo Baronchelli, CEO del Gruppo AB, ha parlato delle potenzialità del biometano e del biogas e ha sottolineato l'importanza di una legislazione stabile per garantire investimenti a lungo termine.

Stefano Buono, CEO di Newcleo, ha discusso del ruolo del nucleare nella transizione energetica, evidenziando le potenzialità della quarta generazione e del riciclo del combustibile nucleare.

Questo incontro ha offerto una panoramica approfondita delle sfide e delle opportunità che l'Italia deve affrontare nel suo cammino verso un futuro energetico sostenibile e indipendente, Paolo Luigi Merli, Amministratore Delegato di ERG, ha spiegato che “il piano è continuare ad accrescere il nostro portafoglio di attività per contribuire al processo di decarbonizzazione, e quindi di transizione energetica in tutti i Paesi in cui operiamo, inclusa ovviamente l’Italia, che è e resta il nostro Paese di riferimento. Abbiamo dei progetti di repowering, soprattutto sull’eolico, per smantellare gli impianti esistenti, che furono installati 15-20 anni fa, e sostituirli con tecnologia di nuovissima generazione. Sfruttando le nuove tecnologie potremo raddoppiare circa la capacità installata e a triplicare circa la produzione”.

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